Nada Yoga, la pratica del suono per l'elevazione spirituale
La parola Nada viene tradotta dal sanscrito come "suono", ma nella sua accezione coinvolge molto più dell'udito.
Nada è l'esperienza del suono con tutto il corpo, e lo possiamo sperimentare quando una musica ci coinvolge completamente, facendoci dimenticare di ciò che abbiamo intorno e permettendoci di accedere a una dimensione nuova.
Piccolo esercizio esperienziale: scegli una musica che ti piace, possibilmente senza parole. Mettila ad alto volume nelle cuffiette. Chiudi gli occhi e semplicemente lascia che la musica tocchi la tua pelle, vibri nel tuo sistema circolatorio, penetri tra le connessioni neurali. Diventa parte della musica stessa. Alla fine fai tre grandi respiri e se vuoi scrivi su un foglio qualche parola di ricordo dell'esperienza.
Nada Yoga è una pratica antichissima: i primi riscontri scritti risalgono al II millennio a.C. nel testo sacro Sama Veda, ma l’arte dei canti liturgici, degli inni alle divinità, delle musiche che celebrano sicuramente ha origine in tempi ancora precedenti. Ne abbiamo testimonianza non solo nell’induismo, ma anche per esempio presso i Celti, dove i Druidi erano anche bardi, addetti alla conoscenza della musica sacra che trasmetteva conoscenze, informazioni, messaggi…
Tutto parte dal suono OM, la sillaba primordiale che si ritiene abbia dato origine al mondo. L’om è conosciuto anche come Nada Brahma, il suono creatore. Si tratta di una vibrazione interna in grado di creare il mutamento, di trasformare ed elevare. Si ritiene che l’Om sia un suono guaritore.
Personalmente ne ho sempre una esperienza strabiliante con i bambini durante la pratica dello Yoga in Fascia: anche in mezzo al pianto, l’om cantato dalla mamma diventa una cantilena che rilassa, tranquillizza, rassicura. Il pianto si placa, la mamma si rilassa e ritorna l’armonia. Ogni volta questa piccola magia mi lascia senza parole.
Nada Yoga è una pratica che utilizza il suono, la musica, la voce per portare unione, armonia, equilibrio all’interno dell’asse mente-corpo-anima. Per una donna poi risulta particolarmente efficace, perché il suono della voce lavora non solo nella gola, ma anche nel pavimento pelvico: risveglia l’energia creativa dell’Utero e connette alla terra.
Prova così: inizia ad esercitarti con la magia del suono sedendo in una posa comoda e rilassata. Inspira, ed espirando pronuncia una vocale per tutta la durata dell’espirazione. Sofferma la tua attenzione nel percepire la vibrazione del suono. Prova l’esercizio con tutte le vocali, fino a trovare quella che meglio si intona a te in questo momento. Poi ripeti la vocale più e più volte, prova diversi toni musicali, fino a trovare la vibrazione giusta per te. Una volta concluso l’esercizio, ascolta come ti senti.
Il cammino del Nada Yoga è volto a una ricerca di quel Suono Spirituale che risiede all’interno del nostro sé più profondo. Attraverso la musicalità possiamo sperimentare emozioni, stati d’animo, possiamo trovare risposte, ricevere messaggi, possiamo lavorare sul rilassamento della nostra muscolatura, sull’andamento del respiro e del battito cardiaco.
Creati delle diverse playlist che possano accompagnare energicamente la tua giornata: scegli della musica per il risveglio, per quando cucini, per quando vuoi rilassarti… cerca di mescolare musiche solo strumentali e musiche che puoi cantare. Anche se ti senti stonata, anche se la tua voce non ti piace.
Ho messo a disposizione su Spotify la mia playlist delle canzoni preferite del momento. È una playlist in continuo mutamento, con musiche che spaziano in diversi generi. La trovi sempre aggiornata cliccando qui.
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