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YOGA NIDRA PER DORMIRE BENE

In occasione della giornata mondiale del sonno ho pensato di parlarvi dello Yoga Nidra. Dormire bene è un diritto fondamentale di tutti, ed è importantissimo per la nostra salute fisica e mentale. Troppo spesso però stress, problemi, ansie ci assorbono così tanto da impedirci di dormire serenamente. Ecco allora una semplicissima sequenza di rilassamento, adatta anche ai più inesperti, per iniziare ad approcciarsi con questa disciplina che ha tanti benefici da offrirci.


Lo Yoga Nidra è considerato un metodo di purificazione e disintossicazione del corpo, il primo passaggio per permetterci di dormire serenamente. I movimenti sono semplici e molto lenti, le pose sono molto statiche e lo scopo è quello di rilassare il più possibile corpo e mente.


Attraverso lo Yoga Nidra avviene una sorta di dissociazione, mentre il corpo infatti riposa e pare come dormire, la mente è vigile e cammina verso l’illuminazione. Gli studi sostengono che 20 minuti di questo rilassamento equivalgono ad almeno 4 ore di sonno profondo. Può essere dunque una buona tecnica per chi ha poco tempo per dormire (mamme di bimbi insonni come me), per chi ha una vita molto attiva, per chi fa fatica a rimanere a letto, per chi soffre di insonnia…


Questo tipo di yoga permette di liberarsi dalle tensioni, allevia lo stress e le ansie, lenisce i sintomi della depressione, migliora la qualità del sonno, innalza le difese immunitarie, stimola il metabolismo, migliora la concentrazione…


Lo Yoga Nidra si svolge principalmente in Savasana. Ecco un piccolo estratto dal mio libro “La Via dello Yoga” (Eretica Edizioni) che parla proprio di questa posizione.


“Quella del cadavere (Sava in sanscrito) è una posizione che richiede un atto di coraggio: il completo abbandono. Se a livello pratico pare una posizione semplice e che non richiede sforzi, a livello mentale e spirituale è in realtà un esercizio molto difficile. La simbologia di questa Asana richiama il sapersi affidare con fiducia alla terra, che ci sostiene e ci alimenta. Quando la pratichiamo stiamo richiamando a noi la stabilità, la sicurezza, la consapevolezza di essere qui e ora, nel nostro corpo. Stiamo sciogliendo ogni tensione e stiamo dicendo al nostro corpo che, qualsiasi cosa ci stia capitando, possiamo avere la forza per affrontarla. Pensare al cadavere può indurci erroneamente a pensare a una situazione di immobilità, di fine, di insensibilità. Tuttavia dobbiamo ricordarci che lo yoga nasce da una cultura che crede nella rinascita continua a nuove vite. Il cadavere non è più una fine, diventa semplicemente un nuovo inizio, una trasformazione. In quest’ottica la posizione quindi ci rende si immobili nel corpo, per favorire però un movimento interiore, una ricerca della nostra parte più profonda e una conseguente elevazione a un livello superiore. Questo significa inevitabilmente la morte di quella parte vecchia di noi, che non ci appartiene più, per accogliere e fare spazio al nuovo noi, rinnovato e rinvigorito. La perdita non è mai fine a se stessa, ma ci permette di poter accogliere qualcosa che ci riempie in modo migliore. Possiamo ricorrere a questa Asana ogni volta che dobbiamo affrontare un cambiamento, per raccogliere le nostre forze interiori e guidare così la spirito nella giusta direzione.”


Vi lascio al video per rilassarci assieme, da svolgere alla sera prima di andare a dormire!

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