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LA KUNDALINI


Kundalini è un termine sanscrito, riferito all’energia divina che scorre dentro ognuno di noi. È una forza che si ritiene risiedere latente all’interno del nostro osso sacro, visualizzata come un serpente attorcigliato che dorme. Se non viene disturbato, il serpente dormirà fino alla nostra morte, quando srotolandosi tornerà a connettersi con la Sàkti, l’energia divina universale. Mentre dorme la Kundalini ci fornisce l’energia vitale necessaria per mantenere attivo il nostro corpo e la nostra mente.


Tuttavia è possibile che questo serpente addormentato si risvegli, o venga risvegliato, e questo porta grandissimi cambiamenti nella vita: porta infatti con sé la consapevolezza. Quando prendiamo coscienza di chi siamo, dove vogliamo andare, quale sia il nostro bagaglio del passato, quando ci mettiamo in cammino per allinearci con la nostra missione ecco che questo serpente si risveglia, si stiracchia e inizia a scorrere lungo i chakra, le ruote di energie situate lungo la colonna vertebrale fino ad uscire dalla cima della testa riunendosi con le energie che ci circondano. È un processo inesauribile, la Kundalini è una fonte che non finisce mai di scorrere.


Quando la Kundalini scorre liberamente nel nostro corpo apporta salute e benessere, ci mette le giuste occasioni davanti al cammino, ci allinea con la nostra missione, ci fa sentire centrati e in equilibrio. In pace con noi stessi e con il mondo intero. Quando tuttavia la Kundalini trova ostacoli sul suo cammino, quando viene repressa, ignorata, mal utilizzata ecco che può generare blocchi e tensioni, che possono portare depressione, nervosismo, stress fino ad arrivare alla malattia del corpo. Nel blog abbiamo iniziato a parlare di chakra e nei prossimi mesi impareremo come conoscerli e lavorarci per ritrovare l’equilibrio. Lavorare con i chakra è un ottimo modo per far scorrere liberamente la Kundalini.


Ecco allora come scogliere la Kundalini, risvegliarla e attivarla.


RISVEGLIARE LA KUNDALINI


Sediamoci a gambe incrociate, chiudiamo gli occhi e facciamo dei respiri profondi, per rilassarci e portare la nostra attenzione sul momento sacro che stiamo per vivere. La schiena è dritta, per permettere all’energia di scorrere libera, le spalle rilassate. Cerchiamo di sentirci comodi utilizzando cuscini e coperte per sostenerci. Quando siamo pronti portiamo la nostra attenzione proprio sotto l’osso sacro. Come una lente di ingrandimento, rivolgiamo il pensiero proprio lì e portiamo in questa parte del corpo il nostro respiro. Se un pensiero ci attraversa la mente lasciamolo scorrere senza combatterlo. Visualizziamo il serpente che dorme, attorcigliato. Visualizziamolo nei dettagli: nei colori, nelle forme delle squame, nella grandezza, nel modo in cui è attorcigliato… Non è un serpente che mette timore, è un come un animaletto mansueto, tenero nel suo dormire. La sua forza può essere grande e dirompente, ma per ora riposa in pace. Passiamo del tempo ad osservarlo, risvegliarlo comporterà grandi cambiamenti e sconvolgimenti nella nostra vita, perché le lezioni della consapevolezza passano anche attraverso il dolore. Se siamo pronti avviciniamo la nostra bocca al serpente e sussurriamogli “RISVEGLIATI”.


L’esercizio va ripetuto una sola volta nel corso della nostra vita.


ALZARE LA KUNDALINI


A questo punto la nostra Kundalini è stata smossa e dobbiamo dunque dargli il comando giusto per evitare che la sua energia venga dispersa. Sempre seduti a gambe incrociate, le mani appoggiate accanto a noi. Facciamo tre respiri, lenti e profondi. Potremmo sentire l’energia dentro di noi come una piccola pesantezza che non da fastidio, ma di cui si sente la presenza. Potremmo percepirla come calore, o come un formicolio. Ognuno di noi ha un modo personale di interagire con il proprio corpo e la propria energia e potremmo sentirla dunque in modo diverso gli uni dagli altri. Ricordate che non c’è un modo giusto o uno sbagliato. C’è il vostro modo. Inspirando portiamo le mani verso l’alto, raccogliendo la potenza dell’energia universale. Espirando portiamo le mani unite davanti al nostro petto, portando l’energia dentro di noi.


Portiamo ora le mani a coppa, rivolte verso l’alto, in mezzo alle gambe, proprio vicine al primo chakra, la sede della Kundalini. Solleviamo la mano destra, scorrendo su tutto il corpo, immaginando di prendere il serpente e indicargli la strada lungo la colonna vertebrale, fino a toccare la cima della testa. Lentamente riportiamo la mano alla posizione iniziale e ripetiamo per 3 volte con ciascuna mano. Sincronizziamo il respiro con i gesti: mentre solleviamo la mano ispiriamo, lentamente e profondamente, mentre espiriamo mentre la riportiamo giù. Potremmo sentire scorrere l’energia come un flusso, un calore, un formicolio. Se vi sembra che vi giri la testa o che l’energia sia troppa potete appoggiare i palmi delle mani a terra, facendoli ben aderire al terreno. In questo modo l’energia in eccesso scorrerà dal nostro corpo verso Madre Terra.


L’esercizio può essere utile prima di meditazioni, divinazioni o trattamenti, per centrarci e concentrare la nostra energia. Può anche essere un gesto da svolgere ogni mattina, per cominciare bene la giornata.


Puoi seguire il video per alzare la Kundalini qui: https://www.youtube.com/watch?v=jwJGWxLlPj8

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