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Quando portare dietro?

Una delle domande più comuni delle mamme che si approcciano al mondo del babywearing è: ma quando posso portare dietro il mio bambino con sicurezza? In questo piccolo articolo cerco di darvi la mia risposta!

portare sulla schiena
portare sulla schiena

Partiamo subito col dire che in realtà una risposta unica, non c'è! Si, perchè ogni diade è a sè, ha bisogni, necessità ed esperienze diverse di cui BISOGNA tenere conto anche nel percorso del babywearing. Potremmo dire, nel modo più generale ed esauriente possibile, che si porta dietro quando la diade è pronta.


Questo lascia un ampissimo spettro di soluzioni quindi. Solitamente, possiamo dire, una mamma occidentale al primo figlio tenderà a portare dietro più tardi rispetto a una mamma africana, che fa il passaggio dietro praticamente da subito. Ed entrambe sono nel giusto.




Quando capisco che il mio bambino è pronto al passaggio dietro? Partendo dal presupposto che se ben legato un bambino potrebbe stare dietro dalla nascita (come accade appunto in culture diverse dalla nostra), possiamo avere dei riferimenti generali che ci aiutino a sentirci più tranquille nel passaggio. Per esempio solitamente si passa dietro quando il bimbo ha un buon controllo di capo e busto, cioè da quando sta seduto da solo, indicativamente attorno ai 6 mesi circa. Un altro segnale potrebbe essere la curiosità del bimbo, l'insofferenza alle legature cuore a cuore e la voglia di guardarsi intorno. Un ultimo spunto per passare dietro potrebbe venire dal peso del bambino, quando cioè portarlo davanti ci causa mal di schiena e fatica.

E quando io mamma capisco di essere pronta al passaggio dietro? Abbiamo detto che, nel passaggio sulla schiena, non si osserva solo il bambino ma anche e soprattutto la mamma. La mamma dovrà essere tranquilla sia nelle sue abilità (che si possono acquisire provando e riprovando) sia nella sua capacità di ascolto del bambino anche senza vederlo. Eh si perché mentre portando davanti il bambino è sempre sotto i nostri occhi, dietro dovremo attivare una percezione più sottile, che non passa attraverso la vista. E questo a volte può spaventare, perchè la nostra cultura occidentale è la cultura del vedere, più che del sentire.

Perchè portare dietro? Indubbiamente la prima risposta è che si tratta di una questione di grandezza del bambino. Man mano che la altezza e peso crescono portarlo davanti diventa sempre più scomodo e faticoso. Ed è così naturale passarlo sulla schiena, dove possiamo gestire meglio il peso ed avere mani e visuali libere. Ma questo non è l'unico vantaggio. Portare dietro infatti permette anche di riprendersi un pochino i propri spazi e ritrovare una stabilità emotiva. L'arrivo di un bambino è qualcosa di estremamente sconvolgente, il cuore di una mamma di allarga a dismisura per accogliere il nuovo arrivato e portando davanti, cuore a cuore, mamma e bambino sono fusi uno nell'altro. Man mano che il bambino cresce e viene spostato dietro, il cuore della mamma ritrova respiro, può prendere consapevolezza del suo essersi allargato e la mente può entrare in gioco per aiutarci a imparare come gestire il nostro nuovo ruolo e la nuova presenza nella nostra vita. Portare dietro crea un primo distacco, in modo estremamente dolce e presente. Ci insegna che come madri la nostra presenza sarà per sempre, ma dovremo imparare a quale distanza stare.


Da dove inizio per portare dietro? Io consiglio sempre di usare la legatura a zainetto come base da cui poi sviluppare tutte le innumerevoli varianti di legature che si possono trovare sul web.


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