I BENEFICI DEL BABYWEARING
“La fascia è una modalità (diversa) per stare (bene) insieme.”
Portare in fascia è una modalità di accudimento sempre più popolare fra le mamme. Le statistiche dimostrano che non si tratta di una moda passeggera ma, potremmo dire, di una vera e propria scelta di vita. Le mamme che si avvicinano al babywearing sono sempre più numerose e, rispetto a qualche anno fa, sono sempre più numerose le mamme che dopo averlo provato, decidono di proseguire anche nei mesi e anni successivi. Questo può significare solo una cosa: chi sperimenta il babywearing si trova bene!
Cerchiamo allora di capire insieme perché può essere utile e bello scegliere di portare i propri bambini in fascia o tramite l’utilizzo di altri supporti ergonomici.
Gli studi hanno dimostrato che il contatto è un bisogno fisiologico del bambino, soprattutto nei primi mesi di vita. D’altra parte proviamo per un attimo a immedesimarci nella situazione: siamo in un luogo caldo, tranquillo, buio, dove ogni rumore viene attutito. Non proviamo fame, non proviamo dolore, non conosciamo il freddo o il caldo. Siamo protetti e contenuti dentro pareti che possiamo toccare. Improvvisamente veniamo in qualche modo catapultati in un mondo pieno di luci e colori, rumori forti, odori e sensazioni quali la fame, la sete, il sonno. Vediamo persone che ci parlano in modo incomprensibile e non sappiamo comunicare con loro. Già detta così comprendiamo bene quanto sia traumatico venire al mondo e adattarsi alle sue esigenze.
In tutto questo il bambino ha un punto fermo: la sua mamma. Ne riconosce la voce, il contatto, il calore, il profumo… la mamma (o la figura di riferimento) diventa il suo tramite verso questo strano nuovo mondo. È dunque del tutto normale che un bambino voglia starci il più possibile a contatto. La fascia è uno strumento che può aiutare a favorire questo contatto in modo sereno e naturale. Avvolge mamma e bambino legandoli, ricreando così una sorta di placenta simbolica, permettendo al bambino di rivivere le stesse sensazioni conosciute e sicure.
“L’unico posto giusto e adatto al bambino dopo la nascita e per le prime settimane di vita si trova addosso alla madre.”
Benefici del babywearing:
- Un supporto ergonomico rispetta la naturale fisiologia del neonato e dal bambino, sostenendo senza forzare in alcun modo la postura, scaricando ottimamente il peso sia per il portato che per il portatore
- Si instaura una naturale termoregolazione tra portato e portatore
- Viene favorito il bisogno primario di contatto
- Viene favorito il bisogno di accudimento dei bambini, sviluppando così un senso di protezione e rassicurazione riguardo la presenza genitoriale
- La madre viene rassicurata nel suo ruolo e si rasserena, prevenendo la depressione post partum
- Il bambino si sente in un ambiente conosciuto, riconoscendo odori, suoni e sensazioni sperimentate nel grembo materno
- Il bambino vive una stimolazione sensoriale, tutto il suo corpo viene stimolato dal contatto col supporto e con il corpo con cui è a contatto
- Il babywearing può prevenire la displasia all’anca e la sindrome da testa piatta
- Attraverso la posizione privilegiata il bambino può apprendere per via indiretta lo sviluppo del linguaggio e del movimento, così come la lettura del linguaggio corporeo
- Tramite il portare si approfondisce il legame e la connessione della diade
- Il babyweairng è, di fatto, un ottimo mezzo di trasporto, economico e sicuro, facilmente trasportabile ovunque
- Il portatore può avere le mani libere, offrendogli maggiore libertà nei movimenti e nella gestione del bambino
COME FACCIO A ESSERE SICURA DI PORTARE BENE?
1. Mi sento sicura e tranquilla portando in fascia?
2. Le gambine a M. Questo è possibile quando le ginocchia sono posizionate più in alto rispetto al sedere. Nei primi tempi il bambino sarà mantenuto con le gambine più chiuse, mentre man mano che cresce le gambe si apriranno verso l’esterno. Affinché la posizione sia ben sostenuta è necessario che la fascia sorregga il bimbo da incavo a incavo.
3. Curva della schiena a C. Nei primi mesi di vita la colonna vertebrale del bambino non è ancora formata e la sua forma naturale è quella a cifosi, ovvero formando una C.
4. Altezza bacio: tenendo conto del portare davanti, pancia a pancia, nei primi mesi di vita per sapere se il bimbo è posizionato alla giusta altezza facciamo la prova bacio. Abbassando leggermente la nostra testa capitiamo sulla sua testolina e possiamo facilmente baciarlo.
5. La corretta posizione verticale del bambino prevede che il suo corpo sia completamente appoggiato a quello dell’adulto; non deve passarci una mano chiusa in mezzo, tra corpo dell’adulto e del bambino.
6. Essere presenti, pienamente consapevoli di quello che stiamo facendo, del ruolo che stiamo avendo, del rapporto che stiamo costruendo… Ricordiamo che portare non significa solo trasportare, ma scegliere un mezzo di accudimento e di educazione.
7. Amare. Amore verso il piccolo che stiamo portando, ovviamente. Un amore che va come tutte le relazioni coltivato e curato. Amore verso se stesse; spesso come mamme inizialmente ci annulliamo, ci dimentichiamo di noi, del nostro corpo e del nostro nutrimento (a ogni livello). È importante, nel portare, essere amorevoli e grate verso se stesse. Ma questo amore poi si estende verso tutto ciò che ci circonda nel momento in cui scegliamo di condividerlo, di far uscire quell’energia potente così che chiunque possa goderne. Questa è la connessione.
(riflessioni tratte dal libro “Yoga nel Post Parto” Ouverture Edizioni)
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