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LAMMAS, LA FESTA DEL RACCOLTO


La festività di Lammas, o Lughnasadh (1 agosto) rappresenta il culmine dell’estate, l’abbondanza in tutta la sua massima potenza e dunque è il tempo della raccolta. Il grano è pronto per la mietitura, così come i nostri spiriti raccolgono ciò che hanno seminato. Un periodo di lavoro, di fatica, di preparazione delle scorte. Questi sarebbero i normali ritmi della natura, in realtà la società moderna ha scombinato totalmente questo ritmo, relegando in questo periodo dell’anno la maggior parte delle feste. Tempo dunque di riposo. Cogliamo allora l’occasione per lavorare interiormente, per osservare ciò che il nostro lavoro invernale ha portato, per falciare, tagliare, lavorare con i nostri schemi, sentimenti, situazioni…


Lammas rappresenta l’occasione per l’incontro, anticamente in questo periodo dell’anno molta gente veniva richiama nei campi e tutti lavoravano la terra, grandi o piccini, uomini o donne, ognuno con il proprio compito. Oggi siamo fin troppo abituati a vivere dentro schemi e gerarchie, tuttavia l’ordine che regnava nei campi non era nulla di imposto: ognuno faceva semplicemente ciò per cui era più portato. Servivano le braccia possenti degli uomini muscolosi, così come le piccole mani delle donne minute, servivano le mani forti delle donne che impastavano il pane, così come le risate dei bambini che correvano a piedi nudi. Una festa di famiglia, che fa sentire tutti a casa, anche in mezzo alla fatica.


In questa festività i Celti onoravano il Dio Lugh, portatore di abbondanza e saggezza. Egli diventava grano e con esso moriva, lasciandosi cadere nella terra. Il suo sacrificio garantiva cibo in abbondanza per superare il freddo inverno. Il dio, tra le braccia di madre terra, si lasciava cullare dalle sue oscurità, riposando e preparandosi alla rinascita a Yule. Tuttavia, non solo i Celti festeggiavano le divinità per propiziare i raccolti: era tempo infatti di lavoro in tutti i campi, e spesso il grano prendeva il volto di Dee del Grano e della Terra. Venivano fatte offerte, una parte del raccolto veniva messa da parte per la semina successiva. Venivano riempite le scorte, si cucinava il pane, i dolci e le birre e mai l’anno era abbondante come in questo periodo. Ma, tutti lo sappiamo, la Ruota gira e dopo tanta apertura si genererà inevitabilmente un chiusura. Lammas dunque ci ricorda di godere dei frutti che raccogliamo, ma allo stesso tempo ci invita a prepararci per l’inverno.


I colori di questa festività richiamano i toni giallo-oro dei campi di grano, così come il marrone caldo della terra e il verde dell’erba fresca. Sono toni che ti avvolgono e ti abbracciano, profumano di buono e generano positività. Lammas è una festività che davvero abbraccia e accoglie tutti, che non guarda al colore della pelle, all’ideologia religiosa, al partito politico. La natura nel donare se stessa non fa differenze. E cela una importante lezione per noi: ci invita a fare altrettanto. Sappiamo allora diventare dono per gli altri? Sappiamo condividere ciò che abbiamo la fortuna di avere? Sappiamo chiedere aiuto per mietere i nostri campi e sappiamo offrire il nostro aiuto a chi ne ha bisogno? Sappiamo fare scorta e consumare l’abbondanza con temperanza?


Lammas è un tempo di ringraziamento, prima di tutto verso Madre Terra, che ci alimenta e ci sostiene. Ma anche verso tutte le opportunità che durante l’anno ci hanno accompagnato. È ringraziamento verso le lezioni che ci si sono presentate davanti: abbiamo saputo riconoscerle e accoglierle anche quando sono passate attraverso il dolore e la sofferenza? Il ringraziamento è verso le persone che ci sono state accanto: gli amici di sempre, i nuovi incontri, e perfino le persone che ci sono sembrate un ostacolo! Ma, non possiamo dimenticarlo, il ringraziamento va anche verso noi stessi. Perdoniamoci se non siamo stati perfetti, sorridiamo guardandoci allo specchio e amiamoci semplicemente per quello che siamo.


10 ATTIVITA’ DA SVOLGERE A LAMMAS

  • Intrecciare una bambola di grano

  • Ammirare il tramonto su un campo di grano

  • Ringraziare

  • Analizzare l’anno trascorso fino ad ora

  • Passare una serata con gli amici

  • Danzare a piedi nudi sulla terra

  • Bere una birra in relax

  • Preparare il pane di Lughnasadh

  • Preparare una torta

  • Lavorare con le divinità del grano

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