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OESTARA, L'EQUINOZIO DI PRIMAVERA


La festività di Oestara (20-21 marzo) non è altro che l’equinozio di primavera. Dopo tanto buio e freddo, finalmente il sole e la natura di risvegliano, portando nel mondo calore, colori, profumi e vitalità. Il periodo è caratterizzato da un tempo meteorologico spesso ballerino, le energie potremmo sentirle frizzanti e potremmo avere bisogno di tempo per abituarci a tutti i cambiamenti, esteriori ed interiori. Ricordiamoci dunque di avere pazienza, con noi stessi, con gli altri e con le situazioni che ci si presenteranno davanti.


Imbolc aveva aperto le porte al sentore di rinascita, aveva preannunciato con timidi germogli e prime giornate di sole il ritorno della primavera, ed ecco che finalmente è arrivata, possiamo abbracciarla in tutta la sua bellezza. Ci siamo! Non dobbiamo più attendere perché la trasformazione è compiuta. È tempo di risveglio, di stiracchiamento, è ora di uscire dal nostro guscio e sgranchirci le gambe. Tanto ci aspetta, tante opportunità, sfide, occasioni… siamo pronti?


L’umore di questo periodo può subire ancor degli alti e bassi. Come abbiamo detto c’è bisogno di tempo per adattarsi al cambiamento. Potremmo sentirci assonnati, come gli animali che escono dal letargo apriamo un occhio, poi l’altro e sussurriamo “ancora 5 minuti”. Cerchiamo, dove possiamo di mantenere ritmi lenti, rispettando i nostri tempi. Potremmo avere giornate di vera e propria euforia, sentendoci frizzare e non riusciamo a tenere ferme le gambe. È la forza della primavera che scorre in noi come una linfa benefica. Siamo motivati, siamo energici, abbiamo voglia di fare, osare, di impegnarci… per questo motivo potremmo sentirci anche intolleranti verso chi non ha la nostra stessa velocità. Ricordiamoci di avere pazienza, diventiamo semmai dei motivatori anche per gli altri. Facciamo attenzione a non disperdere le nostre preziose energie: scegliamo subito i nostri obiettivi, facciamo progetti e capiamo quale deve essere la nostra direzione. Facciamo attività fisica, anche solo della passeggiate nella natura che rinasce, sarà un ottimo modo per connetterci e fluire con i cicli attorno a noi.


Oestara ama i colori pastello. Rosa, azzurro, verde… tutto ci parla di tenerezza, dolcezza, fiori, foglioline fresche. Bouquet di fiori e piccole piantine sono ideali per decorare la nostra casa, porteranno allegria e giovialità con la loro presenza. I fiori ci faranno sentire speciali e ci ricorderanno l’importanza di amarci. Sorridiamo, perché la primavera è arrivata e ci chiede di abbandonare i musi lunghi… non diamo spazio alla negatività, riempiamoci di gioia così tanto, da non poter contenere altro! La vita è il mano nostra, il futuro lo decidiamo noi, quindi tiriamo fuori il coraggio e mettiamoci al timone della nostra nave. I mari potranno essere a volte burrascosi, altre volte ci sarà una tavola piatta su cui navigare… ma i panorami della vita ci lasceranno sempre senza fiato. Abbandoniamo timori e paure, è tempo di osare e di partire per avventure!


Oestara è la festa della rinascita: nascono gli agnelli (ve lo ricordate vero di non mangiarli?), giunge la Pasqua, tutto risorge, la dea fa scendere copioso il suo latte della fertilità sulla terra. Tutto ci parla di trasformazione radicale, ma non di quel cambiamento che sconvolge, come potrebbe avvenire all’inizio dell’inverno. Questo cambiamento è dolce come il miele, lento come la neve che si scioglie al sole e bello come l’abbraccio di una mamma. Tutto ci parla di fertilità (e non a caso in questo periodo dell’anno le donne ricercano metodi naturali e non per poter rimanere incinte, sentendo forte il richiamo della maternità), tutto ci parla di fiori che sbocciano, tutto ci parla di meraviglia e stupore di fronte a questa natura che ci dimostra come sia possibile vincere la morte. Dai rami secchi, infreddoliti e spogli le verdi foglioline arrivano portano il loro tenero profumo di vita. Possiamo rinascere anche noi, ora!


Tante sono le divinità della primavera legate a questo periodo dell’anno. L’invito è quello di scoprirle, analizzarle, studiarle fino a trovare quella che è più affine a noi. Freya, Demetra, Artemide, Cibele, Aditi, Eostre… sono solo alcuni dei nomi più famosi di divinità legate a questa festività. Personalmente quest’anno sono molto legata ad Artemide ed Aditi, che mi stanno sussurrando progetti, idee, lavori su me stessa, mi stanno dando consigli e ognuna a modo suo mi parla di Primavera. È anche periodo di fate, che tanto amano i fiori. Possiamo costruire per loro un luogo del nostro guardino con fiori e pozze d’acque. Ma se non abbiamo un giardino possiamo benissimo farlo anche sul nostro balcone! Invitiamo le fate nella nostra casa, lasciamo loro dei doni e riceveremo in cambio la loro benedizione.


Oestara è il periodo giusto per i riti legati alla fertilità e abbondanza, è tempo per i progetti e per seminare sogni. È l’ora di occuparsi del giardino e delle piante. Fate pulizie se non le avete già fatte ad Imbolc e accogliete la magia del cambiamento e della trasformazione.


10 ATTIVITA’ DA SVOLGERE A OESTARA

  • Decorare casa con uova e fiori

  • Pulire la casa, arieggiare soprattutto nelle giornate di sole

  • Fare un rituale per l’abbondanza

  • Donare, perché più saremo capaci di condividere e più riceveremo

  • Pianificare sogni e progetti

  • Bere tante tisane disintossicanti

  • Cucinare con i fiori

  • Lavorare con una Dea della primavera

  • Preparare una casa per le fate

  • Indossare colori pastello

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