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COME LAVORARE CON IL TERZO CHAKRA


Abbiamo già conosciuto le energie del terzo chakra (clicca qui) e ora dobbiamo comprendere come poter valorizzare la sua energia, come poterlo armonizzare quando è in disequilibrio, e come poterlo rinforzare in modo positivo. Vi presenterò tanti modi diversi, non occorre provarli tutti, ciò che conta è trovare il modo che più si sintonizza alla nostra persona. Siamo esseri unici e speciali, con esperienze che ci hanno forgiato in tanti modi diversi. È impensabile dunque che ci sia un metodo di cura valido per tutti. Dobbiamo semmai trovare il metodo che più si addice a noi.


LA TISANA


Le tisane sono un ottimo modo per lavorare con i chakra in modo delicato. Possono accompagnare le meditazioni o comunque riservarci un momento di serenità e tranquillità, in cui poterci fermare dal continuo vorticare del mondo e portare la nostra attenzione su di noi.


Mescola le erbe a una tazza di acqua bollente e lascia in infusione per 7 minuti prima di filtrare e bere.


1 fetta di limone, 1 cucchiaino camomilla, 1 cucchiaino tea verde, 2 fettine di zenzero fresco e ½ cucchiaino di semi di finocchio


GLI OLI ESSENZIALI


L’aromaterapia è un’arte antica, che utilizza le favolose proprietà delle erbe, dei fiori e delle piante concentrate nei loro oli essenziali. Sono la parte più pura della pianta, potenti e che agiscono a tutti i livelli: sul piano fisico, emozionale, energetico, mentale… Nell’acquisto dobbiamo fare attenzione che si tratti sempre di oli essenziali puri, possibilmente bio.


Possiamo usare gli oli essenziali nel diffusore, lasciando che le fragranze si disperdano nell’aria che respiriamo, circondandoci in un abbraccio. O ancora possiamo metterne qualche goccia sui piedi e sui polsi, lasciandoci poi coccolare da una meditazione. O ancora, possono essere utilizzati nell’acqua del bagno, assieme a una manciata di sale grosso. Essendo il primo chakra legato all’olfatto direi che la soluzione del diffusore può essere la più adatta.


Gli oli essenziali ideali per lavorare con il terzo chakra sono camomilla, limone, anice, mirra e lavanda.


LE PIETRE


Le pietre adatte a questo chakra, come già accennato nell’articolo scorso, sono quelle di colore giallo (per esempio citrino, calcite, diaspro giallo, ambra, crisoberillo…). Possiamo appoggiare le pietre sul terzo chakra, tra sterno e ombelico, e rimanere in ascolto delle sensazioni. Possiamo costruire un cerchio di pietre, così come distenderci e appoggiare le pietre a livello del terzo chakra. Possiamo lavorare con una pietra alla volta o con diverse insieme. Le pietre possono essere indossate, possiamo incollarla sulla bocca dello stomaco con un pezzetto di scotch o usare una collana sufficientemente lunga. O ancora le pietre possono essere utilizzate per preparare degli elisir, dei sacchetti da tenere a portata di mano. Possiamo tenerle in mano, posizionarle in un luogo della casa dove ci è facile vederle e osservarle…


ATTIVITA’


Per lavorare con il terzo chakra e stimolarlo positivamente la prima cosa da fare è connetterci con l’elemento fuoco. Possiamo dunque metterci accanto a un caldo caminetto, accendere un falò, o anche solo passare del tempo ad osservare la fiamma di una candela. Va bene tutto ciò che ci permette di esprimere ciò che sentiamo, quindi corsi di teatro o di linguaggio del corpo sono ottimi. Stare al caldo è anche un modo per prendersi cura di questo chakra. Passeggiare in una giornata di sole è una attività molto rilassante e stimolante per Manipura. Ovviamente possiamo indossare qualcosa di giallo, visualizzarlo o lavorare con esso in qualsiasi modo la nostra fantasia ci suggerisca.


Il terzo chakra ci mette di fronte alle nostre emozioni, anche a quelle scomode, come ad esempio la rabbia. Pensiamo a come, quando siamo nervosi, ci prende il mal di stomaco. Un modo per lavorare con questo chakra è quello di imparare a gestire in modo positivo sentimenti distruttivi come la rabbia, trovando un modo costruttivo per incanalare questa energia. Un altro ottimo mood è quello di lavorare sull’equilibrio e la sicurezza. È un chakra che vorrebbe avere tutto sotto controllo, ma la vita è un continuo cambiamento, come ci hanno insegnato i primi due chakra e dobbiamo imparare a fluire. Infine dobbiamo lavorare sull’autenticità, sul ritrovare la nostra essenza, conoscerla e portarla a galla.


LO YOGA


Lo yoga è una disciplina utilissima per entrare in profonda connessione con il proprio corpo e il proprio spirito insieme, quietando i pensieri della mente e rilassandoci mentre tonifichiamo i muscoli e rendiamo elastiche le articolazioni. Puoi leggere tutti i suoi benefici nel mio libro “La Via dello Yoga”.


Tre sono le posizioni che vi presento per lavorare con questo terzo chakra.


Chaturanga dandasana la eseguiamo nella versione a pancia in su, in modo da poter portare verso l’alto proprio il terzo chakra. Una posa che rafforza braccia e polsi, tonifica gli addominali e i glutei. Ci dona resistenza, forza e determinazione. Si parte seduti, le mani ben appoggiate a terra accanto a noi, leggermente più indietro dei glutei. Le gambe sono distese in avanti e facendo forza sulle braccia solleviamo il bacino fino a formare col nostro corpo una linea dritta che scorre dai piedi alla testa.


Adho mukha svanasana è un completo allungamento del corpo. Ideale per correggere i disturbi della schiena, allunga e rafforza spalle e gambe. Una posa che richiama trasformazione e cambiamento e ci aiuta ad affrontare i momenti difficili. Accende il fuoco interiore aiutandoci così ad avere fiducia in noi, ad avere sicurezza, la giusta calma ed equilibrio. Si parte a gatto, poggiati su ginocchia e mani. Facendo forza su braccia e gambe si stendono le ginocchia formando così col corpo un triangolo: il bacino funge da vertice in alto. Le gambe sono stese, leggermente divaricate e il piede poggia bene a terra. La schiena, dritta, si stende.


Infine Sarvangasana è la posa per eccellenza dell’elemento fuoco. Ci aiuta a cambiare punto di vista, a osservare le situazioni con occhi diversi e così trovare le giuste soluzioni. Possiamo eseguirla per raccogliere le forze e sentirci potenti. Tutto il corpo ne trae beneficio, rafforzando in particolare addominali, glutei e dorsali. Si parte distesi e si sollevano verso l’alto gambe e bacino. Ci si può aiutare con le mani per sorreggere la schiena. Le spalle fanno da solida base alla posizione e il mento punta verso il corpo, per allungare la zona cervicale.


MUDRA

I mudra sono gesti con le mani, sigilli sacri letteralmente, che nella fermezza della loro posizione smuovono energie dentro e fuori di noi. Per incanalare l’energia del terzo chakra possiamo semplicemente unire le mani in preghiera, nascondendo all’interno i pollici intrecciati tra loro. Possiamo appoggiare le mani davanti al terzo chakra, mentre eseguiamo Padmasana e respirare lentamente.


ALIMENTAZIONE


Per soddisfare l’equilibrio del terzo chakra si possono usare cibi dal colore giallo: melone giallo, ananas, prugne gialle, pompelmi, limoni, cedri, peperoni gialli, pannocchie, banane, fagioli cannellini, quinoa, amaranto…


AFFERMAZIONI


Le affermazioni positive sono un ottimo modo per imparare a prendere consapevolezza di come le parole e i pensieri prendono forma nella vostra vita reale. Più noi ci crediamo, più la realtà attorno a noi si modifica, assecondando il nostro volere. Ecco qualche frase adatta a questo chakra, ma l’ideale è creare frasi personalizzate, ideali alla nostra situazione e in base a ciò che abbiamo recepito di questo chakra.

  • Prendo le mie decisioni con forza e consapevolezza

  • Ho fiducia nelle mie sensazioni

  • Uso il mio potere personale a beneficio di tutti

  • Io mi accetto

  • Ho il diritto di volere

Non perderti i prossimi articoli, in cui parleremo dei demoni dei chakra, delle divinità con cui lavorare attraverso i chakra e tante meditazioni per connettersi alle energie dei chakra.

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