IMBOLC: LA FESTA DELLA LUCE
La festività di Imbolc (1 febbraio) è una delle feste che più porto nel cuore. Non c’è modo migliore di chiamarla se non festa della Luce, perché è proprio l’occasione per ricordarci che il Sole ormai è nato, sta crescendo e si sta preparando ad illuminare le nostre vite con tutta la sua potenza. Prepariamoci allora, facciamo gli ultimi preparativi perché il viaggio sta per cominciare e Imbolc ci sprona: tutti in carrozza!
Con Samhain e Yule siamo scesi in profondità dentro di noi, per incontrare i nostri demoni, analizzarci, comprendere le lezioni del dolore… siamo passati attraverso periodi bui, silenziosi in cui avevamo avuto bisogno di solitudine e isolamento. Ci siamo messi in discussione, e non di rado ci siamo trovati in crisi, sentendo il bisogno di rivoluzionarci completamente, alla ricerca dell’autenticità di noi stessi. Ora con Imbolc le energie cambiano, sentiamo il bisogno di far pulizia da tutta la polvere invernale, per poter accogliere così al meglio la nostra risalita verso il mondo esteriore, che avverrà completamente a Oestara.
L’umore in questo periodo è decisamente propositivo. Sentiamo un bisogno forte di fare qualcosa, di cambiare, di trasformarci, di mettere in atto tutto ciò che abbiamo trovato e appreso dentro di noi. Quella luce che è nata a Yule nel buio più profondo ha sconvolto i nostri equilibri mettendo in luce parti che non ci servono più, che non vogliamo più. È periodo allora di tagli netti, di cambiamenti radicali dentro e fuori. Dicevamo una festa di autenticità: ed essendo cambiati dentro non possiamo fare altro che trasmettere questo cambiamento anche fuori. Ci sentiamo frizzare, potremmo sentirci impazienti e nervosi, proprio perché abbiamo una mole di energia di investire e scaricare. Scegliamo bene dove indirizzarla, per non disperderla. Puntiamo i nostri obiettivi, focalizziamoci su pochi passaggi ma ben ponderati. Possono essere utili esercizi di radicamento nelle giornate in cui sentiamo le energie particolarmente forti da gestire. Potremmo a volte sentirci un po’ fra le nuvole, l’attenzione potrebbe calare, la memoria diventare un po’ ballerina e avremmo un leggero effetto intontimento. Nessun panico, le energie di Imbolc sono un po’ come quelle di un cavallo selvaggio: apportano tantissimo e sono meravigliose, ma potrebbero risultare un po’ difficili da gestire se non siamo pronti a correre col vento che ci scompiglia i capelli. È una festa disordinata, nel senso che ti rende sbarazzina e pazzerella. È tempo di correre coi lupi.
Imbolc colora tutto di bianco. È il colore della neve che ancora soffice ricopre le montagne. Ci ricorda che l’inverno non è ancora finito e che dovremo ancora passare attraverso momenti di difficoltà e prove dell’anima. Tuttavia è anche il colore della purezza, delle anime candide che sanno riconoscersi nell’energia divina. È il collegamento con la Fonte di Tutto. Il fiore di loro può essere un simbolo di questo periodo. Solitario, nasce dal fango in tutta la sua bellezza, di un bianco così candido che sembra essere etereo. Allo stesso modo noi sbuchiamo dal nostro buio, illuminati della luce interiore che abbiamo trovato e consapevoli del nostro essere divini. È il colore delle candele, uno dei simboli chiave di questa festività, coloro che portano luce, con delicatezza e magia. E il calore del fuoco ci fa venire in mente anche i toni del giallo rosso e arancione, toni caldi e avvolgenti che ci scaldano nelle fredde giornate invernali e che riportano allegria al nostro umore.
Imbolc è il momento, dicevamo, per lavorare sulla purificazione. Via allora alle pulizie della casa, al rinnovamento degli armadi, all’eliminazione di tutto ciò che non occorre più, lasciando in casa solo l’essenziale e il necessario. Ma diamo il via anche alla purificazione del corpo: scrub, trattamenti di bellezza, maschere… se ne abbiamo l’occasione possiamo passare un weekend rigenerante alle terme. Facciamo dei bagni purificatori, spruzziamo nell’aria oli essenziali e lasciamoci avvolgere dai fumi dell’incenso. È anche il momento per correggere le nostre abitudini alimentari: tanta frutta e verdura, scegliendola di stagione e prodotti freschi e a kilometro zero. Diminuiamo il consumo di carne e latte, prediligendo i prodotti vegetali. Variamo i cereali che utilizziamo e sperimentiamo i sapori di erbe e spezie. Beviamo tante tisane, per disintossicare il corpo e rigenerarci.
Imbolc è posto sotto la sapiente guida della Dea Brighit. Dea della luce e del fuoco, è portatrice di abbondanza, fertilità e fortuna a chi la invoca. Animo ribelle, è una Dea che ci insegna ad amarci profondamente, e ci mostra come non temere la trasformazione interiore. Una Dea dolce ma esigente, che non teme di porci domande scomode e di metterci di fronte a prove di coraggio. Prepariamoci dunque ad un vero e proprio esame interiore, che non farà altro che spazzare via definitivamente i vecchi schemi, i limiti e le gabbie, forgiandoci in nuovi esseri di Luce. Possiamo trovare Brighit nella magia di un fuoco acceso, anche solo quello di una semplice candela. Perdendoci nella danza con la sua fiamma, lasciando la mente libera e il cuore in ascolto, potremo sentire la sua voce sussurrarci.
Yule è il periodo giusto allora per purificarsi, disintossicarsi, pulire ed eliminare tutto ciò che non occorre più. Sì al cambiamento e alla trasformazione. Momento ideale per divinare e scoprire qualche indizio sul nostro futuro. Si possono iniziare nuove buone abitudini.
10 ATTIVITA’ DA SVOLGERE A IMBOLC
Pulire casa
Purificare la casa con il palo santo
Creare candele
Decorare casa con tante candele colorate e profumate
Benedire un progetto
Bere tante tisane disintossicanti
Provare nuove ricette
Lavorare con le energie di Brighit
Divinare
Indossare qualcosa di bianco