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IL PRIMO CHAKRA: MOOLADHARA


La parola “chakra” deriva dal sanscrito e significa letteralmente ruota. Si tratta infatti di punti di energia situati lungo la colonna vertebrale. Queste ruote, girando, permettono all’energia di scorrere dal basso verso l’alto, dalle energie terrene a quelle spirituali. Può capitare, però, che capitino degli eventi, che proviamo delle emozioni, che incontriamo degli ostacoli che rallentano e bloccano il naturale girare di queste ruote. È allora che accadono i disequilibri e, nel tempo, si formano le malattie.


Sebbene i chakra siano tantissimi, situati in tutto il nostro corpo, come i pori della pelle, sono 7 quelli principali e proprio questi cercheremo di approfondire. Ricordo che questi articoli rimangono degli spunti di partenza per riflessioni e ricerche personali e sono ben lungi dall’essere esaustivi. Per ulteriori approfondimenti e domande potete contattarmi seguendo il modulo alla pagina Contatti.


IL PRIMO CHAKRA: IO ESISTO


Il primo chakra, Mooladhara (radice e sostegno), rappresenta proprio la nostra base. È la sede di tutta l’energia, il luogo dove nasce il nostro serpente interiore (Kundalini, leggi l'articolo qui) che una volta risvegliato può correre verso l’alto e portarci evoluzione. È il fiore questo delle cose materiali, della vita quotidiana, della calma e della pazienza.


NOME: Mooladhara

SIGNIFICATO: Il sostegno della base

NUMERO: 4, simbolo della terra e della manifestazione universale

ASSOCIAZIONE SENSORIALE: olfatto

ORGANI ASSOCIATI: colonna vertebrale, gambe, piedi, ossa, reni, vescica e parte terminale dell’intestino

GHIANDOLE: surrenali

ELEMENTO: terra

COLORE: rosso

MANTRA: lam

SEDE: al centro del perineo

FASE EVOLUTIVA: dal secondo trimestre di gravidanza ai 12 mesi circa

RIFLESSOLOGIA: tallone del piede, base del palmo della mano

PIANETA: Mercurio

SIMBOLO: quadrato

DEMONE: paura


Il primo chakra è colui che ci infonde la gioia di vivere, quell’energia fisica che parte da dentro che ci sostiene in tutte le nostre faccende quotidiane. È il più prettamente materiale perché ci fa preoccupare per la nostra sopravvivenza, per la nostra sicurezza. È il chakra della casa, della famiglia, del passato, delle radici, di tutto quello che forma le nostra fondamenta apportando stabilità e fiducia nella vostra vita. In poche parole è il chakra della salute e del benessere. Essendo collegato con l’elemento Terra è un chakra che punta a farci provare tranquillità, una vita dove non ci manca nulla, dove abbiamo tutto ciò che ci occorre per vivere serenamente.


In questo chakra ha sede la Kundalini, l’energia primordiale che, sotto forma di serpente, dorme e riposa fino a quando non viene attivata. Una volta attivata scorre inesauribilmente verso l’alto, stimolando anche tutti gli altri chakra superiori e uscendo infine dalla testa dove si ricongiunge all’energia universale. È la custode delle memorie antiche ed il collegamento con le vite passate che abbiamo vissuto. È la nostra ancora, la nostre radice verso Madre Terra, il cordone ombelicale. È la nostra origine. Qui risiedono anche tutte le nostre possibilità, tutto ciò che possiamo divenire: qui tutto è possibile.


Quando è armonizzato: quando l’energia in questo chakra scorre liberamente siamo persone sicure e stabili, abbiamo fiducia in noi e la nostra vita è protesa verso il successo. Siamo consapevoli delle nostri origini e del nostro passato e lo usiamo come un punto di forza, una rampa di lancio verso il futuro. Il nostro corpo gode di ottima salute, il sistema immunitario è efficiente, in noi c’è armonia, dentro e fuori. Abbiamo un buon rapporto con il nostro corpo, con il cibo e con il mondo che ci circonda. In una sola parola, siamo sereni.


Quando è in disequilibrio: quando questo chakra non è in armonia potremmo sentirci confusi, insicuri, timorosi… la nostra vita non poggia su solide basi: magari la nostra famiglia non è stabile, abbiamo problemi economici, abbiamo un vissuto turbolento… La stanchezza e la debolezza sono spesso sintomi di qualche cosa che non va a livello del primo chakra, potremmo sentire le gambe gonfie e i piedi doloranti. Non ho voglia, pare essere la nostra frase ricorrente. Forse ci siamo anche allontanati dal nostro rapporto con la terra, ci sentiamo insoddisfatti. Non riusciamo a concentrarci, il nostro corpo non ci piace, magari abbiamo dei problemi con il cibo… siamo scostanti e distratti. Insomma in una parola c’è un malessere generale che non ci fa vivere bene.


Cosa può generare disequilibrio: ma quali sono allora le cause che ci portano a un disequilibrio in questo primo chakra? Il ruolo principale lo svolge la nostra infanzia, o meglio ancora il primo anno di vita. Siamo stati ben voluti dai nostri genitori? La nostra nascita è stata cercata? Come ha vissuto nostra madre la gravidanza? Come è stato il parto? Come si è sentita durante il post parto? Abbiamo subito dei traumi quali la separazione alla nascita, incubatrice, operazioni? Siamo stati abbandonati, o trascurati dalla nostra famiglia di origine? Nostra madre è riuscita a creare una connessione con noi? Ci ha abbracciato? Il contatto pelle a pelle per esempio è una risorsa che la madre ha per poter costruire assieme al suo bambino un solido primo chakra. Ci sono state difficoltà di nutrimento? Tutto quello che viviamo dal concepimento ai primi anni di vita getta le basi per la nostra personalità. È importante in questa fase che le figure genitoriali siano presenti, con immenso amore, senza temere di viziare o coccolare troppo. Il neonato ha BISOGNO della presenza e delle cure amorevoli. Il suo benvenuto nel mondo sarà allora positivo, potrà sviluppare sicurezza e fiducia. Da bambini come da adulti ciò che lede il primo chakra sono le privazioni del diritto di essere: violenze, traumi, privazioni, povertà… ciò che mina le nostri basi di sicurezza e fiducia. Anche il graduale ma decisivo allontanamento dalla terra dell’era moderna ha portato a un diffuso disequilibrio del primo chakra. Perdere i ritmi ciclici, il contatto col terreno, con il germogliare della terra, coi prodotti naturali causa sicuramente in noi una carenza che non riusciamo a colmare, come un vuoto dentro. Chiaramente ci possono essere infinite cause perché nel nostro corpo e nel nostro animo si generi disequilibrio, ma questi potremmo dire sono i primi campanelli d’allarme su cui riflettere con il primo chakra.


Nel prossimo articolo analizzeremo come poter lavorare con il primo chakra (leggi l'articolo qui).

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