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CUORE DI MAGLIA: L'ASSOCIAZIONE CHE REGALA CALORE


20 dicembre 2016.... sono ricoverata in ospedale da diversi giorni, uno dei miei bimbi fatica a crescere dentro la pancia e dopo diversi controlli si decide di farli nascere, a 34 settimane. Programmano il cesareo, sarei stata la quinta della giornata, ma come accade sempre succede qualcosa che slitta e slitta... e si fanno le 17. Entro in sala parto parecchio agitata, temevo di soffrire, temevo quel che sarebbe successo ai miei bimbi... trovo persone deliziose, un personale medico e uno staff che mi hanno fatta sentire a mio agio. Il nome del giovane anestesista non me lo ricordo, ma per me rimane la persona più deliziosa che io abbia incontrato in un ospedale.


Nathan nasce alle 17.13, Brian alle 17.15, me li fanno vedere al volo, ma io sono senza occhiali in sala operatoria e in pratica vedo delle figure indistinte. Poi si esce dalla sala operatoria, via in stanza, iniziano i dolori. Non pensavo di dover soffrire così tanto anche sotto antidolorifici. I bimbi non li vedo, sono ricoverati in terapia intensiva, ma mio marito mi fa vedere delle foto... Sono così pieni di tubi che stento a capire che sono davvero i miei bambini.


La mattina dopo mi fanno alzare, penso sia stata la sfida più faticosa e dolorosa che io abbia mai vissuto. Ma avevo una meta: dovevo andare dai miei bambini. Sono arrivata in un reparto tranquillo, silenzioso nonostante i pianti dei bambini. Ho visto sguardi di mamme così dolci, ma così pieni di malinconia che non è facile trattenere le lacrime. Poi li vedo, per me sono perfetti. Mi chiedono se li voglio tenere in braccio, ma sono così piccoli! Brian pesa 1.100kg, è uno scricciolo tutto occhi. Accanto al loro lettino trovo una copertina di lana, delle scarpette e un cappellino. Un regalo, mi spiegano, è presente in quel reparto una associazione di volontari che regalano a ogni bimbo un piccolo set, perchè stia al caldo e si senta il benvenuto nel mondo. Mi obbligo a non scoppiare a piangere dalla commozione. C'è qualcuno che si è preoccupato di fare dei regali ai miei bambini appena sono nati. Mi è sembrata una cosa dolcissima. Nathan pesa 1.900kg, è attaccato a un respiratore, solo per aiutarlo, mi dicono, ma fa così tenerezza con quel visino piccolino, e si agita così tanto infastidito...


I giorni passano, io e mio marito facciamo continuamente su e giù, cerchiamo di stare il più possibile coi bambini, e troviamo uno staff che ci regala piena libertà, che ci incentiva a tenere in braccio i cuccioli, a essere presenti. Ci informano sulla loro salute, i progressi, ci stimolano e incoraggiano. Pensavo di essere immensamente impaurita dalla situazione, ma qui mi sento a casa. Pensavo che avrei pianto continuamente, a lasciare i miei figli in ospedale, ma il clima che si respira è proprio quello familiare. Brian si è subito conquistato il soprannome di piccolo elfo, il suo cappellino colorato e i suoi occhioni conquistano le infermiere. Nathan sanno che è quello che piange sempre, tranne quando mamma e papà lo tengono in braccio. Arriva Natale e la favolosa associazione arriva con un nuovo regalo, un abbinato scarpette e cappellino rossi e bianchi. Un regalo per tutti i bimbi del reparto, il loro primo regalo di Natale... Anche qui ho faticato a inghiottire le lacrime. Non ho mai visto di persona questi angeli del cucito, che a mano preparano questi regali per i cuccioli del reparto. Forse loro non lo sanno, fanno il gesto semplicemente con generosità, ma per una mamma è un regalo immenso, sapere che qualcuno si sta prendendo cura del tuo cucciolo mentre tu non ci sei, in tanti modi diversi. Quei regalini di lana li custodisco con cura, saranno tra i miei ricordi più belli.


Ad un anno di distanza da allora, oltre a fare gli auguri ai miei piccoli terremoti (che si sono ripresi alla grande), oltre a complimentarmi con me per la forza, pazienza, tenacia e amore che manifesto da un anno nella mia vita, oltre a ringraziare tutti i famigliari, amici e persone che mi hanno sostenuta, voglio fare un ringraziamento speciale al reparto di Patologia Neonatale di Treviso e alla associazione "Cuore di maglia" che regala calore alle famiglie dei bambini prematuri.


Contatti dell'associazione "Cuore di maglia":

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