IL QUARTO CHAKRA: ANAHATA
La parola “chakra” deriva dal sanscrito e significa letteralmente ruota. Si tratta infatti di punti di energia situati lungo la colonna vertebrale. Queste ruote, girando, permettono all’energia di scorrere dal basso verso l’alto, dalle energie terrene a quelle spirituali. Può capitare, però, che capitino degli eventi, che proviamo delle emozioni, che incontriamo degli ostacoli che rallentano e bloccano il naturale girare di queste ruote. È allora che accadono i disequilibri e, nel tempo, si formano le malattie.
Sebbene i chakra siano tantissimi, situati in tutto il nostro corpo, come i pori della pelle, sono 7 quelli principali e proprio questi cercheremo di approfondire. Ricordo che questi articoli rimangono degli spunti di partenza per riflessioni e ricerche personali e sono ben lungi dall’essere esaustivi. Per ulteriori approfondimenti e domande potete contattarmi seguendo il modulo alla pagina Contatti.
IL QUARTO CHAKRA: IO AMO
Il quarto chakra, Anahata (il non danneggiato), rappresenta la sede del cuore, non solo fisicamente ma anche emotivamente. Qui si forma la nostra capacità di amare e di essere a nostra volta amati. È il luogo dell’apertura alla vita.
NOME: Anahata
SIGNIFICATO: colui che risuona senza essere danneggiato
NUMERO: 12, il ciclo completo
ASSOCIAZIONE SENSORIALE: tatto
ORGANI ASSOCIATI: cuore, bronchi, sistema respiratorio, mani, circolazione, spalle
GHIANDOLE: timo
ELEMENTO: aria
COLORE: verde (e rosa)
MANTRA: yam
SEDE: al centro del torace
FASE EVOLUTIVA: dai 4 ai 7 anni circa
RIFLESSOLOGIA: mignolo mano e piede
PIANETA: Giove
SIMBOLO: stella di Davide
DEMONE: dolore
Il quarto chakra è la sede dell’amore, è il luogo dell’unione per eccellenza, ci apre all’armonia della vita, dell’universo, dell’incontro con l’altro. È situato al centro del corpo, rappresenta il punto di unione tra i chakra inferiori, più pratici e materiali, con i chakra superiori, più mentali e spirituali. È la sede della coscienza, dell’anima, di quella parte di noi impalpabile, ma fortemente presente. Un chakra che determina la salute generale, l’umore e il benessere della persona proprio perché rappresenta il suo fulcro, il perno centrale attorno al quale tutto gira. È l’amore che muove il mondo. In questo chakra saggezza, amore e potere si uniscono, trovando il proprio equilibrio, collaborando per farci evolvere nel nostro cammino e per permetterci di relazionarci con gli altri e con il mondo attorno.
In questo chakra vengono regolate le relazioni, ovvero la nostra capacità di amare e di essere amati. Rappresenta un vero e proprio ponte ed è qui che possiamo sperimentare empatia, compassione, affetto, stima, sicurezza, umanità, dolcezza, sensibilità… L’Io qui viene inevitabilmente relazionato con l’Altro e si stabilisce il tipo di comunicazione che vogliamo dare, che passerà poi attraverso il chakra successivo. È un chakra di equilibrio, di centratura, di profonda ricerca di se stessi.
Quando è armonizzato: quando l’energia in questo chakra scorre liberamente siamo persone capaci di accettare la realtà, ma allo stesso tempo pronti a lavorare duramente per cambiare il mondo. Siamo forti, sani e ci sentiamo gioiosi, positivi, volenterosi, energici. Abbiamo voglia di vivere e di sperimentare, di incontrare l’altro, di conoscere il diverso. Siamo tolleranti e compassionevoli, ma questo non vuol dire che siamo vittime remissive. Sappiamo avere equilibrio nelle nostre relazioni. Siamo responsabili, capaci di entrare in sintonia con ciò che ci sta intorno. Siamo sensibili, ma non delicati, forti della nostra personalità. Sperimentiamo l’amore senza paura, abbiamo voglia di godere della vita, siamo sorridenti. Ci amiamo.
Quando è in disequilibrio: quando questo chakra non è in armonia potremmo sentirci spenti, senza gioia, come se ci avessero portato via la luce. Siamo emozionalmente chiusi, il nostro cuore è corazzato e rischiamo di essere insensibili. Diventiamo intolleranti, critici, duri. Ci sentiamo ostili verso gli altri e preferiamo di gran lunga la solitudine. Potrebbero esserci sentimenti di egoismo. Al contrario potremmo anche sviluppare un eccessivo vittimismo, essere così buoni da diventare zerbini, senza alcun rispetto per noi stessi. Potrebbero esserci delle ossessioni, anche scambiate per amore. Fisicamente potremmo avere problemi cardiaci, circolatori o respiratori. Potrebbero svilupparsi malattie cancerogene. Potremmo manifestare allergie, asme e il sistema immunitario indebolito.
Cosa può generare disequilibrio: ma quali sono allora le cause che ci portano a un disequilibrio in questo quarto chakra? Il ruolo principale lo svolgono le relazioni. Il quarto chakra infatti ci permette di uscire dal nostro nido sicuro per andare ad incontrare il mondo esterno e non a caso il chakra si sviluppa proprio quando il bambino inizia l’età scolare. Il bambino fino ad allora già sperimenta l’amore, grazie al secondo chakra, ma ora ne diventa consapevole. Come sono state le nostre prime relazioni? Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare persone diverse? Siamo stati stimolati a relazionarci con altri bambini della nostra età? Siamo stati isolati o incentivati nei rapporti? Passavamo molto tempo con coetanei o con adulti? Come sono state le nostre relazioni con i nostri genitori, fratelli e parenti? È dunque l’età della scuola materna ed elementare il momento più critico per lo sviluppo di questo chakra ed è importantissimo in questa fase fare attenzione al bambino. Ciò che potrebbe fargli male sono relazioni in cui viene rifiutato, abbandonato, non corrisposto. O ancora quando viene criticato, quando prova dolore, fisico od emotivo. La separazione dei genitori in questa fasce d’età è la più difficile da capire e sopportare per i bambini e potrebbe causargli una sfiducia nei rapporti d’amore, divenendo diffidente. Traumi e violenze ledono questo come ogni altro chakra. È importante far crescere il bambino, e le persone, in ambienti caldi d’affetto, solari e positivi, dove regna l’onestà e l’apertura. Importantissimo il confronto con gli altri, che va sempre coltivato e incentivato. Particolare attenzione va posta ai momenti di isolamento: ricercare di tanto in tanto la solitudine fa bene, serve per interiorizzare le esperienze e per formarci, per analizzarci, ma l’isolamento è un rifiuto del mondo esterno, che nei bambini (e negli adulti) potrebbe essere sintomo di un dolore nascosto, che ci porta come gli animali a rintanarci lontano da altre fonti di pericolo.
Leggi qui come poter lavorare con il quarto chakra.