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GEMELLI: PERCHÈ NON PORTARLI ASSIEME


Da quando sono diventata consulente babywearing, ed essendo io mamma di gemelli, una delle tematiche che più mi vengono richieste sono proprio i tandem, il portare insieme i due bambini. Vista la tanta confusione a riguardo ho deciso di scrivere per bene come la penso, da mamma, da consulente e da operatrice olistica.


Partiamo dall’inizio: la donna in gravidanza scopre di essere incinta di non uno, ma ben due (o più) bambini. Gioia misto panico, misto beata ignoranza. La mamma inizia a informarsi, a leggere, ascolta le altre mamme e scopre così il magnifico mondo del portare. Un metodo di accudimento, di cura, di dolcezza, di condivisione… e così, vedendo magnifiche immagini di mamme immortalate assieme ai loro due cuccioli la giovane mamma inesperta si convince che anche lei li porterà, li terrà insieme, uniti, vicini tra di loro e vicini al suo cuore. Immagine certamente bellissima, piena di amore. Poi bam! Arriva la realtà!


Primo dilemma: quali supporti scegliere? Ma poi come li lego? Ma da sola ce la faccio? Oddio che mal di schiena/spalle! Ma chi me lo ha fatto fare? Piangono! No portare non fa per me. Cerchiamo di analizzare bene ogni punto, ogni dilemma e in questo articolo andiamo, insieme, a scoprire se portare insieme i nuovi arrivati sia davvero così sano, bello, ergonomico, sicuro e facile.


Partiamo dalla base: i supporti. Normalmente per le nuove nascite si consigliano fasce elastiche, morbide, facili da usare, protettive e coccolose. Ma con una resa di peso bassa, fino ai 6-7 kg circa, e capiamo bene che quando i bimbi sono due raggiungere quel peso è questione davvero di poco. Si dovrebbe così passare subito a una fascia rigida, preferibilmente morbida (come le fasce in misto bambù), sicuramente adatte ma ci vuole un attimo di pazienza per imparare a legare e soprattutto tirare. È difficile con un bambino, possiamo immaginare con due. Che poi non dobbiamo semplicemente infilarli in fascia, dobbiamo per ognuno assicurarci di rispettare l’ergonomia di chi viene portato e di chi porta.


In commercio troviamo poi dei simpaticissimi aggeggi, semi strutturati di fascia o

marsupio, sacche o altre diavolerie che vengono spacciati per ergonomici e bellissimi, quando in realtà sono totalmente inadatti alla naturale fisiologia del neonato (e di chi porta!). In Italia, per ora, non esiste ancora una regolamentazione ufficiale sul tema del portare e così negozi e case produttrici possono tranquillamente promuovere il prodotto come ergonomico e adatta fin dalla nascita, quando nella pratica non lo è. Purtroppo viene lasciato al genitore l’arduo compito di informarsi bene e capire quali supporti siano davvero adatti.


Tuttavia, anche tra persone esperte del settore come le consulenti, troppo spesso il tema gemelli viene trattato con superficialità. Si pensa alla resa pratica più che al grande lavoro emotivo, energetico e relazionare del babywearing. Portare due bambini insieme fa figo, le foto vengono uno spettacolo, ti senti una super mamma… ma fa davvero così bene a tutti? io ho i miei dubbi e ora cerco di spiegarvi perché.


Il babywearing non è semplicemente una comodità di trasporto e gestione del bambino mentre si fa altro. Il babywearing è un modo per coltivare una relazione profonda tra chi porta e chi viene portato. È un metodo di cura e accudimento. Una coccola e una attenzione speciale. Una condivisione di emozioni, stati d’animo e informazioni.


E ora passiamo al punto focale: i gemelli. I gemelli sono due cuccioli d’uomo speciali, che condividono un rapporto unico nel suo genere. Non sono semplicemente fratelli, sono qualcosa di più che non si può spiegare a parole. Dal momento in cui sono concepiti i gemelli devono trovare il modo di dividersi tutto. Dividersi il nutrimento, lo spazio, le attenzioni… un qualcosa questo che a loro riesce perfettamente naturale, fa parte della loro stessa essenza. Tuttavia, non dobbiamo dimenticarlo, sono esseri umani, come tutti, unici. Il babywearing è l’occasione per costruire un rapporto singolo con ciascuno dei gemelli. Mentre la mamma o il papà portano un bimbo hanno le mani libere per occuparsi dell’altro. In questo modo la mamma è serena nella gestione di tutti, ma allo stesso tempo ha l’occasione di riservare una coccola speciale a chi in quel momento ne ha più bisogno. È bellissimo coltivare lo spirito di condivisione dei gemelli, quando dormono stretti abbracciati, certi uno dell’altro come di se stessi, è un qualcosa che davvero genera stupore e amore infinito. Tuttavia i gemelli, come abbiamo detto, sono anche bambini singoli e questo è importante ricordarlo, sia per loro che per noi adulti.


È per questo motivo che invito le neomamme di gemelli a portare, almeno inizialmente, singolarmente. In primis per una questione pratica, per portare in tandem è necessaria abilità e manualità e quindi è bene prima essere abili nella gestione della legatura di un singolo bambino. In secondo luogo per permettere alle relazioni singole di essere coltivate, per dare attenzione, cura e amore in modo speciale a ogni singolo bambino. Gemelli non significa fare tutto assieme e tutto uguale. Per quanto simili possano essere, per quanto uniti tra di loro possano dimostrarsi, sono comunque due esseri differenti. Coltiviamo l’unicità.


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